BCE taglia i tassi: una mossa unanime ma non senza dibattito
La Banca centrale europea (BCE) ha tagliato all’unanimità i tassi di interesse a causa dei pochi rischi associati a questa decisione, nonostante alcuni membri si fossero inizialmente mostrati contrari, per poi votare a favore, come indicato oggi dall’organismo.
La BCE ha pubblicato ieri i verbali della sua riunione di politica monetaria del 16 e 17 ottobre, durante la quale ha ridotto il tasso sui depositi – che è il suo tasso di interesse di riferimento – di un quarto di punto, al 3,25%, su proposta del suo capo economista, Philip Lane.
Tutti i membri del Consiglio direttivo hanno sostenuto il terzo taglio dei tassi nel 2024, anche se alcuni si erano inizialmente opposti, preferendo accumulare più informazioni e attendere le nuove proiezioni macroeconomiche di dicembre.
In generale, la BCE ha considerato che si trattasse “di una decisione basata sui dati” e giustificata da un’ampia gamma di indicatori.
Inoltre, i banchieri centrali hanno ritenuto importante che la politica monetaria raggiungesse il suo obiettivo primario di stabilità dei prezzi “senza danneggiare l’economia reale più del necessario”, dopo “le recenti sorprese al ribasso degli indicatori di attività”.
In questo contesto, hanno argomentato che c’era poco rischio associato al taglio dei tassi, poiché questi sarebbero rimasti in territorio restrittivo, mentre il pericolo associato all’attesa e all’agire in ritardo era maggiore.