Bitcoin alle stelle: l’era Trump spinge la cripto oltre i 90.000 dollari
Gli analisti prevedono un futuro brillante per il Bitcoin, ma avvertono sui rischi di volatilità e incertezza politica.
Balzo Bitcoin
L’euforia ha travolto gli investitori di criptovalute. Il Bitcoin si sta affermando come ‘il grande vincitore dell’era Trump’, con record che superano già i 90.000 dollari. Gli analisti non esitano a valutare i ‘venti favorevoli’ che la più grande delle criptovalute sta affrontando. Tuttavia, di fronte alla verticalità dei rialzi, non trascurano i rischi che potrebbero interrompere il suo rally.
Il rally superiore al 30% in poco più di una settimana, dalle elezioni statunitensi, e i record già superiori ai 90.000 dollari scontano uno scenario particolarmente favorevole al Bitcoin. Gli investitori anticipano che sarà “il grande vincitore dell’era Trump”. Gli analisti non lo escludono e prevedono un futuro ancora più incoraggiante, anche se introducono una maggiore cautela nell’elencare alcuni fattori di incertezza che potrebbero raffreddare o interrompere l’attuale ascesa libera del Bitcoin.
Riferimenti storici
Oltre alla vertigine che possono generare gli attuali record, sopra i 90.000 dollari, il fatto di addentrarsi in territorio sconosciuto, senza precedenti riferimenti nella serie storica, semina più incertezza sull’evoluzione della criptovaluta. “Con il Bitcoin ai massimi storici, siamo ora in una fase di scoperta dei prezzi, e prevedere il picco di questo rally attuale è un’incognita”, afferma Simon Peters, analista esperto in criptovalute di eToro.
La volatilità caratteristica del Bitcoin, ancora molto superiore a quella del mercato azionario, rappresenta un rischio aggiuntivo. La serie storica evidenzia che la più grande delle criptovalute si è abituata a muoversi per cicli esplosivi, sia al rialzo, come sta accadendo attualmente, sia al ribasso.
Il fattore Trump
La volatilità che ha storicamente caratterizzato il prezzo del Bitcoin viene messa alla prova di fronte alla nuova era Trump. Proprio il ‘Trump trade’ è stato il catalizzatore degli ultimi rialzi del mercato cripto. Le aspettative di una vittoria del candidato ‘pro-Bitcoin’ hanno incoraggiato l’assunzione di posizioni nei mesi precedenti alle elezioni tenutesi il 5 novembre scorso.
L’ottimismo si è scatenato in previsione di uno scenario quasi idilliaco per le criptovalute, scontando le promesse chiave di Trump in questo campo: “rendere gli Stati Uniti la capitale mondiale delle criptovalute, creare una riserva strategica di Bitcoin, promuovere il mining di Bitcoin negli Stati Uniti, proteggere la custodia delle criptovalute ed evitare che la Federal Reserve emetta una valuta digitale della banca centrale che competa con l’industria”, riassumono gli analisti di XTB.
Rischi e incertezze
Nonostante l’ottimismo, gli analisti avvertono sui possibili ostacoli normativi o legislativi per l’implementazione delle misure ‘pro-cripto’ annunciate da Trump. Inoltre, l’evoluzione del dollaro e dei tassi di interesse, temporaneamente messi in secondo piano dall’effetto Trump, potrebbero tornare a influenzare significativamente il prezzo del Bitcoin.
Gli analisti di Mirabaud concludono che “sebbene il Bitcoin sia ormai saldamente radicato nel panorama finanziario globale, la sua evoluzione continua a essere caratterizzata da grandi fluttuazioni, il che lo rende un asset tanto promettente quanto rischioso”.