Banche nel 2025: S&P prevede stabilità, ma restano i rischi
Outlook stabile per il settore bancario globale
Secondo le proiezioni di S&P Global Ratings per il 2025, il settore bancario globale si presenta relativamente stabile. Circa l’80% dei gruppi creditizi a livello mondiale gode attualmente di un outlook stabile, una tendenza che, secondo gli esperti, dovrebbe proseguire anche nel prossimo anno.
I quattro cavalieri dell’apocalisse bancaria
Nonostante le previsioni ottimistiche, S&P identifica quattro principali rischi al ribasso per i rating bancari:
- Un rallentamento dell’economia globale oltre le previsioni di base
- Un deterioramento del settore immobiliare peggiore del previsto
- Tassi di interesse persistentemente elevati, che si sommano all’alta leva finanziaria di governi e imprese
- Rischi emergenti legati a nuove tecnologie, cambiamento climatico e cybersecurity
Nessun vento favorevole a livello macro
S&P non prevede condizioni macroeconomiche sufficientemente favorevoli da rafforzare il merito di credito delle banche. I movimenti positivi dei rating saranno più probabilmente determinati da fattori specifici legati ai singoli paesi e alle singole banche.
Lo scenario italiano: redditività solida nonostante il calo dei tassi
Per quanto riguarda l’Italia, S&P prevede che il calo dei tassi di interesse impatterà solo gradualmente sulla “solida redditività” delle banche. Gli analisti stimano che il rendimento medio del capitale proprio degli istituti di credito italiani continuerà a superare il 10% anche nel 2025, rimanendo superiore al costo del capitale per la maggior parte delle banche.
Il risiko bancario: UniCredit-Commerzbank sotto i riflettori
Un capitolo a parte è dedicato alle possibili operazioni di fusione e acquisizione nel settore. S&P sottolinea che “la saga UniCredit-Commerzbank continuerà probabilmente ad attirare la maggiore attenzione”. Gli esperti suggeriscono che un’eventuale acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit potrebbe mettere sotto pressione i rating della banca tedesca.
Ripercussioni sul panorama bancario italiano
L’eventuale mossa di Andrea Orcel, CEO di UniCredit, potrebbe “stimolare un’ulteriore reazione da parte degli operatori nazionali”, soprattutto considerando che il governo italiano sta finalizzando l’uscita da Banca Monte dei Paschi di Siena. Questo scenario potrebbe innescare ulteriori movimenti nel panorama bancario italiano.